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1) Dizion. 5° Ed. .
FENDERE.
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FENDERE.
Definiz: Att. Dividere tagliando quasi per lo lungo, e con una certa forza.
Dal lat. findere. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 132: Che gli tagliò l'elmo e la cuffia del ferro, e fèssegli la testa per fino agli denti.
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 130: Ajolfo, adirato, alzò con furia la spada, e diègli a due mani sì grande colpo, che lo fesse insino a' denti.
Esempio: Bocc. Filoc. 54: Tagliando il fendè quasi infino a' denti.
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 5, 32: A molti avea la zucca già fessa,... E tutti al gran diavol gli accomanda.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 128: Ad altri il petto, ad altri il capo fende, Che per fuggir veggia voltar la faccia.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 24, 65: E se non che fu scarso il colpo alquanto, Per mezzo lo fendea come una canna.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 7: Un boscaiuolo,... volendo fendere un querciuolo assai ben grosso, montato sopra l'un de' capi co' piedi, dava sull'altro colla scure di gran colpi, e poi metteva nella fenditura che faceva, certo conio, perchè, ec.
Esempio: Alam. L. Gir. 14, 173: E mena un colpo a quel ch'ei truova prima, E 'nfino a i piedi il fende dalla cima.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 31: Egli all'incontro a lui col ferro acuto Fende l'usbergo, e pria rompe lo scuto.
Esempio: E 9, 68: Poi fere Albin là 've primier s'apprende Nostro alimento, e 'l viso a Gallo fende.
Esempio: Dav. Colt. 492: Tagliala (la vite) tra le dua terre, quanto puoi basso,... e solo in sul giovine, fendila, e sì v'incastra la marza auzata.
Esempio: Corsin. B. Torrach. 12, 93: Con tre fendenti Fesse l'un dopo l'altro in fin su' denti.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 2, 264: Nel fendimento e nello scheggiamento il coltello o asce, che scheggia o fende, solo s'adatta.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 6, 104: Ulivieri a due man la spada prende, E lui fere nel capo, e glielo fende.
Definiz: § I. E per Trafiggere; ed altresì per Lacerare, Dilacerare. –
Esempio: Dant. Inf. 9: Coll'unghie si fendea ciascuna il petto.
Esempio: E Dant. Inf. 12: Colui fesse in grembo a Dio Lo cor che in sul Tamigi ancor si cola.
Esempio: E Dant. Inf. 33: E con l'agute scane Mi parea lor veder fender li fianchi.
Definiz: § II. E in locuz. figur. –
Esempio: Dant. Rim. 145: Così vedess'io lui fender per mezzo Lo core alla crudele che 'l mio squatra.
Definiz: § III. E semplicem. per Incidere. –
Esempio: Pindem. Poes. 144: Fendere il nodo d'una pianta, e germe Inserirvi stranier.
Definiz: § IV. Detto particolarmente di campo, o terreno, vale Ararlo, e più particolarm. Dargli la prima aratura, che oggi dicesi Rompere. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 542: Ne' luoghi secchi i campi più avaccio si fendono, negli umidi più tardi.
Esempio: Pallad. Agric. 56: I campi grassi e secchi si vogliono fendere ed arare.
Esempio: E Pallad. Agric. 215: Intorno a calende (di luglio) si rifendono i campi, che si fesser d'aprile.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 19: Nè i terreni fendea l'aratro duro, Nè fea il pastore ai prati anco ritorno.
Definiz: § V. Riferito a suolo o simile, vale Produrvi grandi spacchi, Esser cagione che si apra, si fenda. –
Esempio: Alam. L. Colt. 2, 497: E che 'l celeste Can rabbioso e crudo Asciuga e fende le campagnie e i fiumi.
Definiz: § VI. Riferito ad acqua od aria, vale Aprire, Dividere; ma è d'uso più che altro poetico. –
Esempio: Dant. Purg. 8: Sentendo fender l'aere alle verdi ali, Fuggio il serpente.
Esempio: E Dant. Parad. 23: Non è pareggio da piccola barca Quel che fendendo va l'ardita prora (qui in locuz. figur.).
Esempio: Virg. Eneid. 127: Fendeva li scuri marosi d'aquilone.
Esempio: Poliz. Rim. C. 78: Gite tutti fendendo l'aer fosco; Tosto prendete ogn'un l'arco e lo strale.
Esempio: E Poliz. Rim. C. appr.: Che paion stelle mentre l'aer fendono.
Esempio: Car. Eneid. 2, 348: Dal mezzo in su [i due serpenti] fendean coi petti il mare.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 14: Ali bianche vestì, ch'han d'or le cime, Infaticabilmente agili e preste; Fende i venti e le nubi, e va sublime, ec.
Esempio: E Tass. Gerus. 9, 62: Tal suol, fendendo il liquido sereno, Stella cader della gran madre in seno.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 251: L'aria detragga non poco all'impeto de' gravi, che la fendono.
Esempio: Pindem. Poes. 125: Tu, fendendo il sonante aëre, piombi Nell'italico Po.
Definiz: § VII. E in locuz. figur. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 250: La gente era più fitta quanto più s'andava avanti; ma al portatore gli si faceva largo: egli fendeva l'onda del popolo.
Definiz: § VIII. E figuratam. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 54: La regia casa il sereno aer fende, Fiammeggiante di gemme e di fino oro.
Definiz: § IX. Poeticam., riferito a luogo, vale Attraversarlo, Passare per mezzo ad esso; e pur riferito a luogo, e detto di sentiero, strada, fiume, vale Correre a traverso di esso. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 25, 97: I tre guerrieri arditi si fermaro Dove un sentier fendea quella pianura.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 37, 8: Ambi del sangue che regge la terra Che 'l Menzo fende e d'alti stagni serra.
Esempio: Car. Eneid. 2, 593: Andiam per mezzo De' nemici e dell'armi a morte esposti Senza riservo, e via dritti fendiamo La città tutta, alla buia ombra occulti.
Definiz: § X. E per semplicemente Partire, Dividere, detto di cosa che passi attraverso a un'altra. –
Esempio: Giambull. P. F. Lez. 30: Il meridiano è.... un cerchio, che passando per amendue i poli del mondo, e per il punto che ci piomba in capo, fende (se egli è lecito dir così) tutta la palla da l'Ostro a la Tramontana.
Esempio: Flor. Agric. Met. volg. 52: Dipoi avviene che le vene profonde non poco son differenziate fra loro nel dividersi, perchè una attraversata troncherà l'altra, ed un'altra per torto attraversandosi, un'altra ne fende in guisa d'un X.
Definiz: § XI. E riferito a via, vale Aprirla, Farla, a viva forza tra mezzo ad ostacoli ed impedimenti. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 73: Se l'intricati rami e l'aer fosco (Disse la donna) agli occhi non contende, Baiardo è quel destrier ch'in mezzo il bosco Con tal rumor la chiusa via si fende.
Definiz: § XII. Per similit., detto di aria o vento allorchè è eccessivamente freddo. –
Esempio: Gell. Err. 1, 1: Questa è stata stamani troppa buon'ora a uscir fuori a un mio pari; che io sento ch'e' par proprio che quest'aria mi fenda la testa per mezzo.
Definiz: § XIII. Poeticam. per semplicemente Dividere in due, Render bifido. –
Esempio: Dant. Inf. 25: Il serpente la coda in forca fesse, E il feruto ristrinse insieme l'orme.
Definiz: § XIV. Neutr. pass. fendersi Dividersi, Spaccarsi, Aprirsi; e, con più tenue senso, Screpolarsi. –
Esempio: Vill. G. 929: Un monte grandissimo, ove era la via ch'andava al lago d'Orestagno, si fesse e partì per mezzo.
Esempio: S. Bern. Piant. Verg. 39: Le pietre si fessero, e fessesi lo velo del Tempio di sopra e di sotto.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 27: Che se 'l cristallo è di cattiva vena, Chi crepa, chi si stianta, e chi si fende.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 45: Affermano che lo arcipresso non patisce punto nè di tarli, nè di vecchiezza, nè mai da per sè si fende.
Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. 46: Per fare asse dicono che sono inutili il castagno, lo olmo ed il frassino, perchè si fendono facilmente, e sebbene si fendono adagio, si fendono pur agevolmente.
Esempio: Tedald. Agric. 94: Non pensare che quel (albero) tagliato di verno si fenda mai, e seppure si fenderà, sarà poco o niente.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 20: Le statue fatto a questo modo e con le dette mescolanze, non si fendono.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 49: E immantinente il velo Della nube, che stesa è lor d'intorno, Si fende e purga nell'aperto cielo.
Esempio: E Tass. Gerus. 13, 55: Assetate languir l'erbe rimira, E fendersi la terra, e scemar l'onde.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 123, 1: Pietra.... che si cava ne' poggi di Fiesole e Maiano;... vuole esser però cavata nel torlo,... che è la parte più a dentro; poichè se non fosse di quella parte, sarebbe di poca durata, si fenderebbe e sfalderebbe.
Esempio: Red. Esp. Insett. 83: Avendo diligentemente osservato che i marzolini, prima che bachino, in molti luoghi screpolano e si fendono.
Definiz: § XV. E figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 67: Tal ch'Issabella se ne sente il core Fendere in mezzo all'agghiacciato petto.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 45: Vedo e sento molt'offese di Dio, ch'il mio cuore non le puol sopportare, che si fenderà per il mezzo.
Definiz: § XVI. E per Dividersi in due, Biforcarsi, detto di via. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 201: Qui è il loco, dove la via si fende in due parti.
Definiz: § XVII. Detto di moltitudine raccolta, vale Dividersi, Partirsi, facendo largo. –
Esempio: Tass. Gerus. 17, 37: La guardia de' Circassi in due si fende, E gli fa strada al seggio; ed ei v'ascende.
Definiz: § XVIII. E per Esser diviso, aperto. –
Esempio: Tass. Gerus. 11, 62: E si lancia a gran salti ove si fende Il muro, e la fessura adito face.
Definiz: § XIX. In forma di Neutr. Lo stesso che Fendersi. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 43: Se la terra è sì grossa e sì forte ch'ella non fonda, all'ora conviene, ec.
Esempio: Lucan. volg. 139: Molti bevettero, che 'l ventre tirò loro tanto, che fendeo.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 268: Se ne fanno convenevolmente (dell'ontano) taglieri e bossoli, i quali radissime volte fendono.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 58: Quella [rena] di cava, per la sua gravezza, è più tenace, ma fende: e per questo se ne servono a fare le volte, ma non a intonacare.
Esempio: Soder. Agric. 165: Ciò fa le fabbriche più forti, e che non fendano.
Esempio: Bart. D. Vit. Zucch. 1, 15: Che fendano, che si scommettano, che fiacchino gli edificj, n'è cagione il non aver misurato il peso alle spalle, cioè la fabrica col fondamento.
Definiz: § XX. E Neutr. Menar fendenti. –
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 4, 58: E scesi in mezzo al campo avverso, Fendono per diritto e per traverso.
Definiz: § XXI. Trovasi anche per Fare, Produrre, ferita, Ferire. –
Esempio: Ug. Pac. Rim. Z. 467: Pareami altero Amor con una lancia Fender a uno dal costato alla pancia.
Definiz: § XXII. Lingua che taglia e fende. –
V. Lingua.